The Born Free Foundation is on the front line of conservation and wild animal welfare and to get us to that front line we rely on Land Rovers.

WILL TRAVERS OBE

L'origine della storica collaborazione fra Land Rover e Born Free risale a tanto tempo fa, quando nel 1966 Land Rover partecipò al classico film sulla natura Born Free, con la presenza fra gli attori dei fondatori della Fondazione: Virginia McKenna e Bill Travers. Il requisito era allora lo stesso di oggi: fare affidamento su veicoli Land Rover per muoversi con sicurezza nei luoghi più remoti della natura selvaggia.

THE BORN FREE FOUNDATION

Land Rover iniziò a collaborare con Born Free nel 2002 e oggi si è impegnata a fornire alla fondazione aiuto pratico - sotto forma di veicoli e di supporto ai progetti - per i prossimi cinque anni, a dimostrazione dell'approccio integrato di Land Rover verso la realizzazione della sostenibilità globale.

La nuova partnership vedrà Born Free Foundation distribuire i veicoli Land Rover in Kenya, Etiopia, India e Sudafrica, a supporto del fondamentale lavoro sul campo svolto da questa associazione benefica. Le altre forme di supporto previste comprendono iniziative di preservazione e cura del mondo animale in altre parti dell'Africa e dell'Asia meridionale, mentre nel Regno Unito, dove ha luogo la sede della fondazione, le Land Rover di Born Free svolgeranno compiti di supporto logistico e di ambasciatrici della fondazione.

Will Travers OBE, Presidente di Born Free Foundation, ha dichiarato: "Born Free Foundation è in prima linea per la preservazione del mondo naturale e il benessere della vita animale, e per arrivare in prima linea fa affidamento su veicoli Land Rover. Per noi è fondamentale non solo arrivare in alcuni luoghi assolutamente remoti, ma anche riuscire a compiere con successo la nostra missione per poi andare via. Sicurezza e affidabilità sono imprescindibili."

Over the last 12 years the Born Free Foundation has had a wonderful partnership with Land Rover which delivers funding for our projects across the world.

CLAUDIO SILLERO